Sembra infinito, proprio come l’orizzonte delle colline: il bouquet inonda i sensi come un prato di maggio, straripante di fiori e di essenze, mentre in bocca ricorda immediatamente la sua origine marittima, la sua nascita da suoli pieni di conchiglie fossili. E’ sapido e minerale, quasi salmastro, come i fondali di quando il mare ancora sommergeva le terre del Roero, sulla riva sinistra del Tanaro, proprio di fronte alle Langhe. Stiamo parlando dell’Arneis 2020 appena imbottigliato dalla Marchisio Family: una festa di fragranze, strepitosamente espresse da una stagione memorabile, per la viticoltura, e amplificate ulteriormente dalla conduzione dei vigneti, rigorosamente basata sulla lezione biodinamica di Rudolf Steiner.
«Lo ammetto: è una grande soddisfazione», dice Sergio Marchisio. «Proprio l’agricoltura biodinamica ha la capacità di estrarre il meglio, dal terreno e quindi dalle viti, anno dopo anno: è incomparabile la gamma di profumi che si può raggiungere, col tempo, grazie a una tecnica naturale che incrementa in modo costante la fertilità del terreno». La vendemmia 2020, poi, ha coronato una stagione spettacolare: «Il clima è stato dalla nostra parte: la giusta dose di sole, e un po’ di pioggia al momento adatto». Il Roero Arneis “Costa delle Rose” è il prodotto di bandiera dell’azienda, che ne produce 100.000 bottiglie da 18 ettari. Vendemmiato il 20 settembre 2020, è stato imbottigliato il 12 marzo 2021. «Diamogli un mesetto di tempo per affinare, in bottiglia, e poi prepariamoci a lasciarci sorprendere: è un Arneis davvero speciale, nato per stupire».