Resurrezione, cioè rigenerazione: c’è qualcosa di profondo che lega una ricorrenza religiosa come la Pasqua al respiro stagionale della Terra, nel suo orbitare attorno al Sole. E’ come un impulso a rinascere, dopo il lungo inverno. «L’arte di risorgere, in fondo, appartiene alla stessa cultura contadina, quella da cui noi proveniamo», dice Sergio Marchisio, appassionato lettore di autori come Rudolf Steiner e René Guénon. Pensieri profondi: «La grande crisi che il mondo intero ha attraversato a partire dal 2020, e dalla quale non è ancora uscito, deve insegnarci qualcosa di importante: la scelta di valori veri, da cui ripartire sempre». Oggi si parla di green economy, di riconversione universale dell’economia? Nulla di nuovo, per la Marchisio Family, che da decenni orienta la sua produzione vinicola grazie alla più verde delle bussole, quella dell’ecologia e della sostenibilità assoluta.
«Le crisi fanno parte della nostra storia, da sempre», ammette Sergio. «In passato poteva capitare che l’intero raccolto di un anno andasse perduto, magari per via delle avversità climatiche». La differenza, rispetto a oggi? «Si ricominciava sempre, rimboccandosi le maniche, tornando a guardare al futuro con fiducia». Arma vincente, la propria filosofia: «Il nostro prodotto è unico: biologico, biodinamico, prodotto con amore. Racconta la nostra biodiversità, che è preziosa». Oggi più che mai, questi valori – la salute della Terra, e quella delle persone – tornano in primo piano, nei vigneti e nella cantina della Marchisio Family, all’avanguardia nella ricerca e nella sperimentazione: tappo a vite, anfore di ceramica, gestione biologica utilizzando anche tecniche sperimentali mutuate dalla meccanica quantistica, come i cristalli di quarzo disposti nei filari per tenere lontana la flavescenza dorata utilizzando le frequenze invisibili dei minerali, a impatto zero sull’ambiente.
«La nostra fatica è sempre stata premiata, nel tempo», dice ancora Sergio Marchisio: «Avendo una storia da raccontare, una storia speciale come la nostra, non è mai stato difficile farsi capire: il nostro entusiasmo è sempre stato ricompensato». Una storia che, negli anni, non ha fatto che arricchirsi: la Marchisio Family ha spumantizzato l’Arneis e poi anche il Nebbiolo, è stata la prima a vinificare il Nebbiolo in anfora e poi anche il Pinot Nero, nel Roero. Tanti primati: una vocazione da pionieri. Poi è arrivato il Covid, e ha fermato il mondo. Ora però si ricomincia: è ripreso anche l’export verso gli Stati Uniti. E adesso è Pasqua, un’altra volta. E nel 2021 ha un sapore speciale. Buona rinascita a tutti, allora: dalla Marchisio Family, con la passione e la fiducia di sempre.