«Vendemmia Nebbiolo, missione compiuta. Anche stavolta ce l’abbiamo fatta: è stata dura, ma portiamo a casa un grande risultato». Sergio Marchisio festeggia così la vendemmia del Nebbiolo, appena conclusa. «Grappoli spettacolari, di qualità veramente notevolissima. Certo, abbiamo dovuto lottare: recuperando, uno ad uno, i singoli grappoli risparmiati dalla grandine che ha colpito Castellinaldo a inizio estate. Però l’esito è più che consolante: si annuncia un’annata veramente da incorniciare, anche per il Nebbiolo». Solo rose (senza le spine) a Vezza d’Alba, sulla mitica collina di Valmaggiore: «Quel prestigioso vigneto è stato completamente risparmiato dalle intemperie, per fortuna. Così, abbiamo potuto recuperare il 100% della produzione. Che rappresenta un’autentica eccellenza, nel Roero».
Si sa: i Nebbioli di Valmaggiore sono davvero considerati un “must”, date le eccezionali caratteristiche (sabbiose) del terroir. In più, la Marchisio Family riesce ad aggiungere qualcosa in più. Il suo Nebbiolo d’Alba Doc “Valmaggiore”, infatti, è letteralmente rivoluzionario. E’ il primo Nebbiolo, in assoluto, ad essere stato vinificato in anfora. Un rosso strepitoso, fragrante, profondo: capace di grande longevità, ma senza mai dare segni di vecchiaia. Se ne sono accorti gli esperti internazionali di “Decanter”, che l’hanno premiato con una menzione speciale. Sergio Marchisio sorride: «Il nostro Valmaggiore è anche biologico e biodinamico, come tutti i nostri vini, ultra-genuini. E’ un “premio” in più, per chi – come noi – ha scommesso anche sulla salute della Terra». A ricordare il carattere spiazzante del Valmaggiore provvede anche il suo coraggioso tappo a vite: un’altra bella scommessa vinta.